Lo sport al tempo del coronavirus, Spedicato: “Torneremo a tirar a canestro”
Archiviato in anticipo il campionato (torneo annullato a metà marzo per colpa del coronavirus) facciamo il punto della situazione in casa Lupiae Team Salento con Simone Spedicato, presidente e giocatore.
Presidente, la primavera nel basket in carrozzina è sinonimo di sfide play off Promozione. Quest’anno, invece, siamo costretti a dover fare i conti con qualcosa di inimmaginabile. Come sta vivendo questo periodo?
“Questo momento storico non è facile per nessuno ed io, come la maggior parte delle persone, sto cercando di rispettare quanto viene chiesto dal Governo italiano e pertanto, dovendo stare a casa, cerco di impegnare il tempo al meglio. Naturalmente per quanto possibile cerco di tenermi un po’ in forma con degli specifici esercizi a corpo libero”.
Qual è la prima cosa che farà nel momento in cui inizierà la fase 2?
“Non credo che sarà molto diversa da quella attuale in quanto per molte persone, da quanto sto leggendo, le imminenti disposizioni non saranno di libertà assoluta. Se qualcuno pensa che sarà così, temo allora che avremo una nuova ondata di contagi. Quindi, a partire dal 4 maggio, bisognerà avere molta cautela”.
Da atleta come si potrà secondo lei, allo stato attuale, conciliare il fare sport e al tempo stesso salvaguardare la salute dei giocatori?
“Sicuramente si potrà riprendere a praticare qualche disciplina individuale. Mentre per gli sport di squadra, specie quelli di contatto è azzardato, temo che bisognerà aspettare un bel po’…
Non credo, infatti, che si potrà pensare di entrare in campo con mascherine e guanti in quanto fare sport vuol dire libertà di movimento, divertimento e spensieratezza”
Da Presidente, invece, che tipo di aiuto ci sarà bisogno al fine di poter continuare l’attività sportiva?
“Come ben sappiamo lo sport ha una valenza enorme sotto il profilo sociale, riesce ad abbattere barriere che diversamente non si riescono a superare. Il socializzare ci rende spesso solidali e, cosa non ti poco conto, ci fa superare dei limiti che spesso sembrano insuperabili. In merito agli aiuti che serviranno in futuro sono gli stessi che servivano prima del Covid-19. In particolar modo ritengo fondamentali due punti: maggior attenzione alla manutenzione degli impianti sportivi, a partire dalla pulizia degli ambienti, e diritto all’accesso della pratica sportiva per tutti”
Nell’attesa, visto il periodo in versione “Tutti in cucina”, teme che qualcuno dei suoi ragazzi si sia lasciato tentare da ambizioni da master chef?
“Se conosco bene i mie ragazzi alcuni sicuramente si saranno cimentati con la cucina. Altri già lo facevano. Pertanto se in futuro alcuni di loro vorranno mettersi in discussione anche sotto questo aspetto non potremo che esserne felici”.
Infine, visto che la stagione 2019/20 è stata sospesa a metà marzo per colpa del coronavirus, qual è stato il momento che più ha vissuto intensamente dal punto di vista sportivo?
“Potrà sembrare strano ma il momento più intenso che ho vissuto in questa stagione è stata la sconfitta in trasferta contro l’HBari 2003. Un ko che ha lasciato un po’ di amaro in bocca a tutti. Pertanto e ci tenevamo tantissimo a disputare il ritorno in casa, in più nell’ultima gara, dinanzi al nostro caloroso pubblico. Peccato. Tuttavia sono consapevole che ci rifaremo e torneremo prima possibile sul campo a tirar a canestro! A tal proposito saluto tutti i componenti della Asd Lupiae Team Salento. Atleti, tecnici, dirigenti e assistenti che spero quanto prima di riabbracciare per poi gridare insieme verso il cielo il nostro urlo di battaglia pre gara: “LUPIAE, LUPIAE, TEAM. SALENTO”. A presto Amici miei. Vi voglio bene”.
Intervista a cura dell’ufficio stampa della Lupiae Team Salento